La più grande cattedrale della Scandinavia fu iniziata nel 1270 in stile gotico, e inaugurata nel 1435. La chiesa ospita le spoglie mortali di reali e famosi scienziati, tra cui Gustavo Vasa e Carlo Linneo. Nella sala del tesoro è conservata la spada di Gustavo Vasa, reliquie di Erik IX detto il Santo e il calice in oro della regina Kristina. Nella cattedrale si organizzano concerti ed esposizioni, inoltre si può prendere un caffè o fare uno spuntino alla caffetteria e acquistare dei souvenir. Aperto tutti i giorni, tutto l’anno.

La capitale di St Martin, Marigot, è piena di "patisseries" ed eleganti bistro che si susseguono ed affiancano lussuose case di moda. I suoi edifici richiamano alla mente l’architettura coloniale.

Piazza Ban Jelacic è un luogo di Zagabria che bisogna assolutamente vedere. Se decidete di andare alla scoperta della città, questo è un ottimo punto da cui partire dato che da qui potete raggiungere a piedi la maggior parte delle attrazioni di Zagabria. Oppure potete semplicemente indugiarvi per un po', sorseggiando una cioccolata calda, godendovi la vista sulla piazza.

Per patrimonio storico e artistico la basilica è il maggior monumento cittadino, tenuta in tanta considerazione da essere definita un tempo “Cappella della città”. Costruita nel 1137, conserva all'interno l'impianto romanico a tre navate divise da pilastri, ma è stato profondamente rimaneggiato nel XVII secolo, con marmi, stucchi, ornati e pitture. Lungo le pareti e ai pilastri sono appesi preziosi arazzi. A sinistra dell'ingresso si trova il sepolcro del cardinale Guglielmo Longhi, di Ugo da Campione. Proseguendo in senso orario, alla parete di fondo, si scorge il monumento a Gaetano Donizetti di Vincenzo Vela (1855) e, sopra l'arazzo della Crocifissione, il grandioso Passaggio del mar Rosso di Luca Giordano (1681). All'inizio della navata sinistra, si può ammirare il confessionale ligneo di Andrea Fantoni (1704). La Cappella Colleoni (così oggi viene chiamata la tomba del celebre condottiero Bartolomeo Colleoni , costruita tra il 1471 e il 1475) è un gioiello del Rinascimento Lombardo. La fastosità delle sculture dell’Amadeo e degli affreschi affidati a Giovan Battista Tiepolo, non deve far dimenticare la bellissima tomba della figlia Medea, a sinistra, che accompagna nel sonno della morte il celebre padre.