Il Museo del Tappeto e dell'Arte Tessile oltre alla sua mostra permanente e a quelle temporanee offre una vasta gamma di attività, per coivolgere adulti e bambini. Scoprite tutte le esibizioni del museo, tra cui l'immensa collezioni di tappeti antichi.

Questa statuetta di bronzo, realizzata nel XVII secolo da J. Duquesnoy Il Vecchio, incarna lo spirito ribelle di Bruxelles. Quella che era una fontana pubblica, oggi viene presentata come una figura leggendaria. Con una gran quantità di costumi e decorazioni tutta sua, il suo guardaroba comprende addirittura 800 capi diversi.

L'edificio, di stile modernista, fu costruito tra il 1911 e il 1912 sotto la direzione di Juan Vidal Ramos sulla piazza Balmes, sulla quale si trovava ancora una parte delle mura settecentesche. Con la sua forma rettangolare, il Mercato imita la disposizione di una basilica, con un'appendice circolare sul lato sud-ovest coperta da una cupola semisferica chiamata La Rotonda (la rotonda). L'edificio è diviso in due piani, uno dei quali è un seminterrato a causa dell'irregolarità delle strade circostanti. Il fronte dell'edificio è stato progettato da Enrique Sánchez Sedeño ed è presieduto da un'imponente scalinata circondata da due figure emergenti con elementi decorativi. Il 25 maggio 1938, il Mercado Central fu colpito durante i peggiori bombardamenti subiti dalla città di Alicante durante la guerra civile spagnola, che causò 300 vittime civili. L'aviazione italiana è stata responsabile di questa tragedia. Al mercato si possono acquistare tutti i tipi di prodotti di alta qualità, in particolare pesce e frutti di mare locali, vegetali e frutta, oltre ad altri prodotti tipici locali. Per questo motivo i migliori ristoranti della città si riforniscono al Mercado Central. Lo sapevate che.....? Il Mercado Central è stato per anni il quartier generale dei vigili del fuoco di Alicante.

La più grande chiesa romanica di tutta l'Europa contiene la tomba di San Sernin, martire e vescovo che aiutò a diffondere il Cristianesimo a Toulouse e fu sottosposto ad una tragica morte nel 250 d.C. La basilica di San Sernin vale decisamente la pena di essere visitata. E' il soffitto che attira maggiormente l'attenzione, anche quella di un maestro come l'artista surrealista Salvador Dali che fu talmente catturato dall'allineamento dei mattoni rossi e verdi, da usare questo pattern nel suo dipinto Santiago El Grande.